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BOOKS FOR BREAKFAST # 13 – COME UN RICORDO CHE UCCIDE

BOOKS FOR BREAKFAST # 13 – COME UN RICORDO CHE UCCIDE

COME UN RICORDO CHE UCCIDE
Sabine Durrant
Sperling & Kupfer
Sul ciglio di una strada, una donna stringe tra le mani un mazzo di fiori azzurri. E il giorno di San Valentino, ma ad attenderla non c’è un appuntamento romantico. E trascorso un anno esatto dalla morte di suo marito, e quei fiori sono destinati al luogo in cui l’uomo ha perso la vita. Ma quando arriva al punto in cui è avvenuto il tragico incidente d’auto, Lizzie trova legato all’albero un altro mazzo di fiori. C’è anche un biglietto, con un cuore disegnato: è firmato da una donna e dedicato a un uomo che si chiamava Zach. Come suo marito. Il tentativo di illudersi e credere a una coincidenza dura lo spazio di un istante. Poi, la verità la colpisce come uno schiaffo in pieno viso. Lizzie pensava di sapere tutto dell’uomo che amava, non aveva mai sospettato che le nascondesse qualcosa. Adesso, ogni singolo ricordo cui sperava di aggrapparsi, per conservare nella memoria almeno i momenti felici, è sporcato dal dubbio, e la menzogna distorce i contorni del passato. Mentre il presente si colora di paura: Lizzie inizia ad avvertire la presenza di Zach ovunque, come un’ombra sinistra, come un conto lasciato in sospeso. E normale, le dicono tutti; è naturale sentire ancora vicino la persona amata, dopo averla persa. Nessuno, però, ha idea di cosa fosse davvero capace Zach, di quanto male abbia fatto a Lizzie. Né di quanto male possa ancora farle. E ora Lizzie sta per scoprirlo sulla sua pelle.
Io adoro i gialli e i misteri, per cui questo libro mi era sembrato promettente. In realtà, la storia è banale e di misterioso c’è ben poco. Purtroppo, a seguito del grande successo del film con Ben Affleck “L’amore bugiardo” (e prima ancora del libro di Gyllian Flinn da cui è tratto), sono stati pubblicati diversi “thriller” solo perchè, dal momento che i protagonisti sono marito e moglie con qualche scheletro nell’armadio, il marketing ci va a nozze (giustappunto). A me l’originale della Flynn era piaciuto molto, ma queste sterili brutte copie sono francamente inutili. L’unica cosa interessante del libro è l’indagine psicologica che l’autrice fa dei personaggi e più in generale della mente umana e delle sue aberrazioni più o meno oscure… per il resto, è un giallino con qualche paragrafo incalzante ma per la maggior parte banalissimo. Fino all’ultimo speri in qualche colpo di scena che però non arriva mai quindi quando chiudi il libro l’unica cosa che ti rimane è la sensazione che avresti potuto spendere meglio quei 15 e rotti euro…
PS: TROVATE COME SEMPRE AUDREYinWONDERLAND E LE SUE AVVENTURE ANCHE QUI:
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