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BOOKS FOR BREAKFAST #57 – IL SAPORE DELLE PAROLE INASPETTATE

BOOKS FOR BREAKFAST #57 – IL SAPORE DELLE PAROLE INASPETTATE

Il sapore delle parole inaspettate

IL SAPORE DELLE PAROLE INASPETTATE

Giulia Zorat

Il sapore delle parole inaspettate: la trama

Mordere un sogno, strappare un sorriso, asciugare una lacrima. Cinque anime, cinque esistenze si perdono e si ritrovano dietro la porta di una minuscola patisserie ai margini di Parigi; Jacques e Josephine, capaci di impastare le loro vite con sapiente delicatezza, necessari l’una all’altro come ingredienti di un dolce mai finito. Irene, il cui sguardo racconta la capacità di equilibrare sbagli antichi e nuove possibilità; Enea il suo piccolo tesoro, dieci anni di poesia leggera, diretta e invincibile come l’infanzia. Infine François, che trova il coraggio di scrollarsi di dosso il gelo che gli opprime l’esistenza e abbracciare l’amore, come si fa in una notte di festa, d’inverno. Intorno a tutto Parigi, che sa essere scura e accogliente, come un mot du chocolat, un dolce al cui interno si trovano esattamente le parole che avevamo bisogno di sentire.

Il sapore delle parole inaspettate: la mia recensione

Quando Giulia mi ha contattato per propormi il suo romanzo, non ho esitato neppure un secondo: è stata di una gentilezza e una delicatezza che mi hanno subito conquistata. E ho ritrovato queste caratteristiche nel libro. Questa infatti non la solita storiellina più o meno romantica ambientata nella Ville Lumière. Questo è un romanzo innanzitutto ben scritto, e scusate se è poco. Soprattutto per un’esordiente. Mi ha conquistato fin dalle prime righe proprio per questo: per l’originalità e per essersi saputa distinguere da decine e decine di libretti sempre uguali. Giulia sa usare le parole e come Jacques le mescola nelle giuste dosi, aggiungendo un pizzico di dolcezza qui e un tocco amaro lì. Il risultato è un romanzo che ha vinto – meritatamente secondo me – il premio letterario “Io scrittore” e che consiglio a chiunque abbia voglia di una storia delicata, tenera, introspettiva ma non superficiale. Non vi pentirete di far la conoscenza dei personaggi, Jacques ed Enea in primis, che si allontanano un po’ dai soliti clichè e che coinvolgono il lettore fin dalle prime pagine con le loro riflessioni personali per niente banali. Mi è piaciuto scoprire una storia dove i personaggi principali non sono sempre e solo gli stessi scontati ragazzo e ragazza: qui ogni persona ha una sua precisa funzione, e forse le vere protagoniste sono proprio le parole. Quelle affidate alla carta, quelle dette e, soprattutto, quelle non dette. E quelle inaspettate, ovvio 😉

Un grazie, di cuore, a Giulia che mi ha scelta e coccolata, oltre che con le parole ispirate del suo libro, con un pacchettino delizioso.

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