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BOOKS FOR BREAKFAST # 21 – TANTO GENTILE E TANTO ONESTA

BOOKS FOR BREAKFAST # 21 – TANTO GENTILE E TANTO ONESTA

TANTO GENTILE E TANTO ONESTA

Gaia Servadio

Sonzogno

La prima parola che mi viene in  mente per definire questo libro è… spiazzante! Intanto la trama (così inizierete a capire cosa intendo!): a tredici anni Melinda viene affidata alle cure di un famoso psicoanalista inglese, il professor Hochtensteil, migliore allievo di Freud. La ragazzina è finita sul lettino per aver amoreggiato col fratello e, soprattutto, per aver sedotto il padre, Abramo Publishing, importante editore inglese. Non contenta, Melinda affinerà le proprie arti venusiane, oltre che nel salotto letterario di casa sua, tra cene raffinate e ospiti eleganti, proprio sul lettino terapeutico giacché persino il dottore non saprà più chi sta analizzando chi. Incoraggiata da simile debutto, la bella e raffinata Melinda si immerge nella “swinging London”, dove perfeziona la propria educazione sentimentale. Poi, con un invidiabile bagaglio di esperienza, comincia a sposarsi e divorziare a ripetizione, diventa duchessa, fa carriera politica, viene assoldata come spia, organizza la più grande rapina al treno del secolo, attraversa il globo terracqueo, fonda la prima banca del seme (esclusivamente di premi Nobel) e finisce in Urss, dove accetta di imbarcarsi su un’astronave come prima donna a essere lanciata sulla luna.

Appena ho letto la trama, ho desiderato leggere questo libro. Poi l’ho iniziato e sono rimasta perplessa: in poche pagine succedeva di tutto: uomini sedotti, mariti rimpiazzati, psicoterapeuti ammaliati e persino funghi avvelenati per far fuori scomodi consorti! Entrare in sintonia con Melinda non è semplice e per un po’ ho dovuto sforzarmi. Tenete anche conto che il libro non ha capitoli ma è un unico flusso di avvenimenti e dialoghi tra i personaggi. Inoltre lo stile, trattandosi di un romanzo pubblicato negli anni ’60, è un po’ diverso a quello che sono abituata a trovare in racconti affini. Ma quello che mi ha stupito di più è stato il fatto che ad un certo punto, come per magia, entri davvero nel cuore degli avvenimenti e inizi a capire Melinda e quasi a parteggiare per lei, anche se come personaggio non ha certo caratteristiche positive. Ad un certo punto non sei più sul divano ma sei con lei in Parlamento, nei salotti eleganti, per le strade, nei letti di improbabili amanti…. E’ per questo che nonostante la perplessità stilistica consiglio comunque questo libro: perchè mantiene le promesse. E’ divertente ma non stupido; interessante la spietata satira di usi e costumi sicuramente al limite dell’accettabile e la carrellata di eventi rocamboleschi a cui non bisogna cercare un senso ma semplicemente… farsi strappare un sorriso. Quindi non demordete se le prime pagine vi sembreranno un po’ confuse e prendete il libro per quello che è: un’operetta, un divertissement, una caricatura di una società perbenista e ipocrita che vi strapperà qualche sorriso amaro!

PS: un grazie speciale a Valentina di SONZOGNO per il libro e per la disponibilità!

PPS: nel prossimo post si inaugura una nuova rubrica. Vi lascio solo un indizio e… vi aspetto!

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