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BOOKS FOR BREAKFAST #33 – INCUBO

BOOKS FOR BREAKFAST #33 – INCUBO

INCUBO

Wulf Dorn

Corbaccio

Simon è un ragazzo difficile, rinchiuso da sempre nel suo mondo. La sua vita precipita in un incubo dopo la morte dei genitori in un terribile incidente d’auto, dal quale Simon esce miracolosamente illeso, ma da allora, soffre di fobie, allucinazioni, sogni che lo tormentano ogni notte. Costretto a trasferirsi dalla zia Tilia dopo un periodo di riabilitazione in ospedale, passa le sue giornate esplorando la campagna sulla bicicletta del fratello Michael. Nella zona sembra aggirarsi un mostro: una ragazza è scomparsa, e una notte si perdono le tracce anche di Melina, la fidanzata di Michael, il quale diventa l’indiziato principale. Insieme a Caro, una ragazza solitaria che ha conosciuto nella sua nuova scuola, Simon affronta le proprie paure più nascoste e va a caccia del lupo che miete le sue vittime nel bosco di Fahlenberg. Ma niente è come sembra…

Il nuovo psicothriller di Wulf Dorn, autore da 400.000 copie solo in Italia, viene definito dalla stampa “oscuro, inquietante, avvolgente”. E non potrebbero esserci aggettivi migliori. La vicenda è oscura, i personaggi inquietanti e la trama ti avvolge. Una volta iniziato, difficile metterlo giù. Fin dalla prime pagine ci si ritrova accanto a Simon a far parte di quello che lui stesso chiama “il club dei fuori di testa” e a cercare di elaborare il lutto per la terribile morte dei genitori. Lo si accompagna passo passo nel suo trasferimento a casa della zia e nelle sue scorribande in bicicletta, ci si emoziona con lui quando conosce Caro, la ragazza con i teschi sulle scarpe, e quando si relaziona con il fratello, con cui ha un rapporto strettissimo di complicità ma anche qualche scontro a causa del fatto che non vivranno più assieme come Simon invece si aspettava. Anche gli incubi di Simon sono descritti in maniera tale da avvolgere completamente il lettore e proiettarlo all’interno della spirale di paura e angoscia del protagonista: in questo devo dire che Wulf Dorn è bravissimo! La mia unica delusione in merito a questo libro riguarda il fatto che ho indovinato il finale parecchie pagine prima: devo però dire che pur avendo intuito come si sarebbero svolti i fatti l’autore è stato davvero bravo a costruire la scena finale, e in particolare l’ultimo breve capitolo di epilogo mi ha addirittura commosso.  Quindi “INCUBO” è comunque un libro perfetto per passare due ore avvolti dalla paura, quella più irrazionale, quella dei lupi travestiti da agnelli, quella che abita il subconscio di ognuno di noi e a cui cerchiamo di non dare mai forma per non spaventarci troppo. Allo stesso modo, gli spunti di riflessione e di approfondimento, una volta chiuso il libro, sono davvero tantissimi. Di parecchi di questi ho avuto modo, grazie alla disponibilità della casa editrice Corbaccio, di parlare direttamente con l’autore. E’ stata un’intervista di gruppo molto interessante, profonda ma anche molto ironica: si è parlato di paura, di incubi e di maschere, ma anche di musica e libri. Per leggerla, non perdetevi il post di domani!

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